Primo Corso di “Visual Programming”, l’educazione informatica inizia dalle primarie al Giovanni Pascoli di Matera. Il Cluster Basilicata Creativa, con EDIH HSL e Imparola, presenta i primi risultati dei loro incontri di programmazione visuale. 

Centro Imparola al corso di visual programming a Matera con il Cluster Basilicata Creativa

Tra le ispirazioni del progetto, l’associazionismo nelle scuole per sensibilizzare i cittadini del futuro sulle possibilità delle tecnologie digitali, per rafforzare le capacità, critiche, logiche e matematiche delle nuove generazioni verso un uso corretto, sostenibile ed efficace delle tecnologie.

Il progetto ha visto collaborare i professionisti di Imparola assieme ad insegnanti e alunni dell’Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli del plesso Nitti di Matera. A portare avanti questo obiettivo, il cluster Basilicata Creativa nell’ambito delle iniziative finanziate dal Polo dell’Innovazione EDIH Heritage Smart Lab, in collaborazione col Centro Imparola, ONLUS che da oltre vent’anni  fornisce assistenza psicologica e didattica a studenti con attenzione particolare alle persone con difficoltà di apprendimento e disturbi del neurosviluppo. Gli esperti di Imparola hanno offerto a circa sessanta alunni della primaria F.S. Nitti di Matera dei corsi base per iniziare a comprendere ed utilizzare il Visual Programming, una sorta di linguaggio di programmazione visivo che consente agli utenti di illustrare con immagini i processi di coding. In questa maniera, la programmazione informatica diventa una metodologia trasversale della cultura digitale che consente di apprendere a usare in modo critico la tecnologia e la rete sin dalla più tenera età. 

Centro Imparola al corso di visual programming a Matera con il Cluster Basilicata Creativa

Il Corso Visual Programming per la Primaria ha coinvolto tre classi di quinta offrendo loro l’opportunità di approcciarsi e sperimentare il mondo del coding, la programmazione informatica, attraverso gli ambienti di sviluppo intuitivi della piattaforma internazionale Algorithmics. Utilizzando immagini prima delle lettere e dei numeri, il coding viene proposto come un “videogioco” e diventa  un utile strumento per favorire lo sviluppo del pensiero computazionale ossia la capacità di pensare in termini di sequenze e regole, come modo di risolvere i problemi. Inoltre, comprendendo i comandi sintattici e le azioni ad essi associate i piccoli programmatori hanno fatto pratica anche con l’inglese, la lingua principalmente usata nel coding.  

Come spiega Imma Bruno, responsabile dei laboratori didattici di Imparola: “L’analisi logico scientifica è uno strumento cruciale per affrontare le sfide del futuro. Questo processo di codifica e decodifica visiva fatto di immagini, pensiero computazionale e coding, è fondamentale anche nella vita di ogni giorno poiché permette di acquisire e utilizzare delle generalizzazioni utili nell’affrontare quotidianamente le sfide del presente. In un processo  di codifica e decodifica visiva fatta di immagini il visual programming si ripercuote anche nella vita reale semplificandola”.